Il risparmio dopo la pandemia: ecco come cambiano le abitudini degli italiani

L’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 ha generato uno scossone globale a ogni livello e modificato in modo brusco e repentino le nostre abitudini quotidiane nel lavoro, nella vita privata e nel risparmio. Non stupisce dunque scoprire che proprio l’incertezza che la pandemia ha portato con sé ci abbia spinto a ridurre i consumi e a risparmiare un po’ di più, aumentando la nostra propensione a “mettere da parte qualcosa”. 

Secondo quanto reso noto dall’edizione 2020 della Relazione Annuale della Banca d’Italia, nel nostro Paese questa tendenza al risparmio è stata particolarmente marcata: la quarta edizione dell’Indagine Straordinaria sulle Famiglie Italiane (ISF) condotta la scorsa primavera rivela che circa il 40% degli intervistati ha accumulato risparmi nel corso del 2020, in un terzo dei casi in misura addirittura maggiore rispetto all’anno precedente

Le ragioni di questa prudenza sono comprensibili: la necessità di fronteggiare eventuali eventi inattesi, il timore di un futuro incerto dal punto di vista sanitario o lavorativo, l’incapacità di definire il momento di reale ritorno alla normalità. 

Perché gli italiani risparmiano di più dall’inizio della pandemia di Coronavirus

L’orientamento al risparmio degli italiani è anche giustificato dal cambiamento che la pandemia ha generato sulle condizioni economiche: la crisi si è sentita in modo prepotente sia sul reddito disponibile che sulla distribuzione, con una stima (da parte della Banca d’Italia) di una diminuzione del 2,8% a prezzi correnti. D’altro canto, tale contrazione è stata comunque più limitata rispetto a quella del PIL, grazie alle misure di sostegno del Governo. 

Nonostante si cominci a intravedere la fine dell’emergenza e il cosiddetto “new normal” sia già iniziato, i dati della ISF segnalano che diverse famiglie italiane potrebbero decidere di mantenere un atteggiamento prudente, nella convinzione che la pandemia possa durare almeno fino al 2023 e nel timore che possa verificarsene un’altra nell’arco dei prossimi dieci anni. 

Risparmi e investimenti degli italiani: quali sono le prospettive future?

La campagna vaccinale ha infuso nuova speranza e fiducia nel futuro, incoraggiando i consumi e gli spostamenti, e nonostante l’attenzione che quasi certamente caratterizzerà le famiglie italiane anche nei prossimi mesi (o addirittura anni), si prospetta un’ulteriore crescita della ricchezza finanziaria.

In termini di investimenti, il ricorso prevalente alla liquidità conferma l’atteggiamento misurato degli italiani: i depositi sono cresciuti di 85 miliardi di euro, ossia più di due volte la media dei cinque anni precedenti la pandemia. Sono aumentati anche gli acquisti di polizze assicurative e di quote di fondi comuni così da diversificare il rischio di portafoglio: anche in questo caso gli investimenti sono stati superiori rispetto all’anno precedente. Diminuita risulta invece la percentuale di ricchezza finanziaria lorda detenuta in azioni e obbligazioni, cosa prevedibile in questo contesto cautelativo. 

Le tendenze per il prossimo futuro parlano di un orientamento agli investimenti sostenibili, seppure al momento l’offerta di strumenti attenti a fattori ambientali, sociali e di Governance da parte di gestori locali sia ancora limitata: il 17% delle quote di fondi comuni italiani ed esteri detenuti dalle famiglie italiane e costituiti da prodotti sostenibili è infatti composto per quasi l’80% da obbligazioni e azioni estere

Di interesse per gli investitori sono anche i Pir, ossia i Piani Individuali di Risparmio a lungo termine, la cui raccolta è rimasta invariata nel 2020, per un totale di circa 14.5 miliardi di euro a fine anno: è un dato importante, se si considera che i Pir possono favorire gli investimenti in PMI italiane, vera “spina dorsale” del tessuto produttivo del Paese.

È anche interessante esaminare i risultati della recente indagine Invesco/Eumetra su un campione di 803 investitori e 301 consulenti, secondo la quale ben l’84% degli intervistati ha in programma di incrementare il proprio patrimonio nei prossimi due o tre anni, seppure in modo prudente

Come BCC Carate Brianza può aiutarti a ritrovare serenità in questo momento di incertezza

Nell’attuale fase di new normal, poter contare sul supporto di un professionista può rivelarsi di grande aiuto per affrontare in modo resiliente e più sereno i prossimi anni puntando sui diversi strumenti di risparmio disponibili, come ad esempio i PAC: proprio questo argomento è oggetto di un’intervista condotta con Paolo Tradati, Responsabile Area Finanza di BCC Carate Brianza, che puoi leggere a questa pagina.

Il momento è quindi ideale per individuare soluzioni calibrate per far fruttare i tuoi risparmi con il supporto dei consulenti specializzati di BCC Carate Brianza

Prendi un appuntamento con noi e scopri quanto una corretta diversificazione degli investimenti può aiutarti a mitigare i rischi e a cogliere sempre nuove opportunità per accrescere il tuo patrimonio: nel nostro istituto, la disponibilità di tanti prodotti diversi garantita dalla nostra piattaforma multipartner si somma a una filosofia costantemente orientata all’ ascolto delle tue esigenze e a una profonda conoscenza non solo della materia bancaria, ma anche del nostro territorio di riferimento.

Ti aspettiamo in filiale. 

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
DI CARATE BRIANZA

(BCC DI CARATE BRIANZA)
Società Cooperativa
Banca aderente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea
Sede Legale: Via Cusani, 6
20841 Carate Brianza (MB)

Dati Societari